Chiese
Parrocchia Beata Vergine Immacolata
Situata nel centro storico del paese (Pratza 'e Cresia), fu costruita in stile gotico-aragonese nel secolo XIV. La primitiva parrocchia di Serrenti, indicata negli atti della visita pastorale del 16 febbraio 1589 come chiesa di S.Maria, è dedicata alla Immacolata Concezione.
Durante il XVIII secolo, mentre era canonico prebendato di Serrenti il Decano del capitolo cagliaritano Monsignor Giovanni Solinas, la Chiesa, al cui fianco si ergeva la torre campanaria quadrangolare, decorata alla sommità da una cornice traforata e con copertura a cupola, subì profonde trasformazioni. Terminati i lavori di restauro e di "abbellimento", fu riaperta al pubblico nel 1725. Tuttavia, nonostante le modifiche apportate, le strutture della chiesa, e soprattutto del campanile rimasero alquanto precarie.
Struttura
Aula trinavata coperta a botte con cappelle laterali che si aprono tra i lati della navata e il transetto. Cupola posta all'incrocio dei bracci. La facciata presenta un'alternanza di sporgenze e rientranze, di pieni e di vuoti, di linee rette e curve, nonchè strutture strombate, creando nel complesso, un effetto dinamico. Caratterizzata da un terminale piatto sui due lati, presenta nella parte centrale, una struttura timpanata in aggetto. Quattro semi-pilastri con relativi capitelli ionici spartiscono verticalmente il prospetto, inquadrando il portale ligneo e la soprastante lunetta finestrata. L'alto campanile si erge a sinistra dell'edificio. E' caratterizzato, nell'area corrispondente alla cella campanaria, da monofore ad arco a tutto sesto. L'interno presenta una pianta a croce latina coperta a botte, articolata in tre navate con cappelle laterali. La cupola è posta all'incrocio dei bracci. L'area presbiteriale, sopraelevata rispetto al resto dell'aula, è introdotta da un arco trionfale a tutto sesto e delimitata da una balaustra marmorea.
Notizie Storiche
XIV (costruzione intero bene)
La chiesa dedicata alla Beata Vergine Immacolata è stata realizzata in forme gotico-aragonesi durante il '300.
XVIII - 1725 (restauro carattere generale)
La chiesa venne restaurata agli inizi del '700 e riaperta nel 1725.
1881 (restauro carattere generale)
Dei lavori di restauro vennero portati avanti, dal marzo al settembre del 1881.
XX (restauro carattere generale)
Lavori di restauro vennero portati avanti a partire dal 1930, quando in seguito a continui e sempre più ingenti danni causati da un incendio nel 1905, ci fu il crollo del campanile che comportò anche la demolizione della facciata e del fonte battesimale.
Chiesa di San Giacomo Apostolo
La chiesa di San Giacomo, la cui festa riveste ancora molta importanza, era una povera e modesta cappella tenuta dagli Scolopi per quasi tutto l'ottocento e utilizzata soltanto in speciali occasioni. In esse risiedevano i Padri, ma vi dimorava solo un fratello laico della comunità, chiamato "Sovrastante dei terreni", il quale, coadiuvato dai contadini del luogo organizzava i lavori dei campi, curandoli personalmente. I terreni allora appartenenti all'Ordine, venivano coltivati e sfruttati a beneficio del Noviziato Scolopico di Cagliari. A ricordo della presenza scolopica, a Serrenti, oltre la chiesetta di San Giacomo, è rimasta la denominazione di un corso d'acqua, "su carropu de su para", così chiamato perché attraversava i terreni di cui i Padri erano proprietari.
Struttura
La facciata si presenta in pietra a vista. Il terminale risulta contraddistinto sui lati da spioventi e piatto nella parte centrale, dove culmina con un campanile a vela a due luci ad arco a tutto sesto. Sul lato sinistro si apre inoltre un' ampia tettoia poggiante su pilastri. L'interno presenta una struttura a navata unica caratterizzata da una copertura a capriate lignee.
Notizie Storiche
XV - XVIII (costruzione intero bene)
La chiesa è stata realizzata durante la dominazione spagnola nell'isola e amministrata fino a metà del XIX secolo dagli Scolopi.
Chiesa di Santa Vitalia
Struttura
La chiesa dedicata a Santa Vitalia sorge nell'abitao di Serrenti. Il prospetto attuale, molto semplice, presenta un piatto terminale culminante con campanile a vela ad una luce. In esso si aprono tre ingressi sormontati da altrettante finestre. Il fianco sinistro dell'edificio ingloba nell'attuale impianto murario risalente al XIX secolo, l'originaria facciata di epoca romanica. Quest'ultima è caratterizzata da paraste angolari culminanti con capitelli, dai quali si dipartono teorie di archetti trilobati, paralleli all'antica, non più esistente, copertura a capanna. In essa inoltre il portale ligneo è in asse con la finestra di forma rettangolare che la sovrasta. L'interno si presenta a tre navate spartite da archi a tutto sesto. La copertura risulta lignea.
Notizie Storiche
XIII (costruzione intero bene)
Il primitivo impianto in stile romanico della chiesa risale al XIII secolo.